Circolo virtuoso
Non tutti sanno che l’Italia è in prima posizione in Europa per il riciclo della carta. Raccogliamo a dovere il materiale, e altrettanto bene lo gestiamo nei diversi impianti necessari per la raccolta, lo smistamento e il riciclo. Tutto questo sistema virtuoso però ha un inizio, e questo principio sei tu.
Grazie alla sempre più diffusa abitudine della raccolta differenziata dei rifiuti, per la maggior parte delle persone quello del riciclo della carta è diventato un concetto familiare, ed un’azione casalinga quotidiana. Infatti, la percentuale di carta riciclata in Italia è dell’87,3% ed abbiamo superato l’obiettivo europeo in anticipo di 15 anni. Nello specifico questo traguardo è stato raggiunto grazie ai 600 impianti di riciclo distribuiti sul territorio, alla nostra ed unica capacità di aver sempre fatto fronte a soluzione ingegnose per risolvere i problemi, in Italia non abbiamo abbastanza materia prima per produrre tutta la carta di cui necessitiamo, e al nostro senso di responsabilità.
Fa strano ma è così: siamo un esempio per gli altri Paesi.
La struttura del riciclo
Prima di tutto c’è da specificare che in Italia il totale della raccolta di carta e cartone avviene tramite canali domestici e industriali, per circa un totale di 7 milioni di tonnellate all’anno, per questo il cuore dell’economia circolare che sta alla base della produzione, poi, di carta riciclata riscuote un forte riconoscimento all’estero. I numeri ci dicono che c’è un ampio margine di miglioramento, grazie alle ingenti somme erogate dal Piano di Resistenza e Resilienza.
Ma andiamo nello specifico: come avviene il riciclo della carta?
- La raccolta differenziata
Dopo essere stati utilizzati imballaggi in carta, cartone e cartoncino, giornali, riviste, dépliant, libri, archivi cartacei (and much more), e soprattutto, dopo aver ripassato quali di questi materiali vanno effettivamente conferiti nell’apposito cassonetto, inizia il nuovo viaggio per il riciclo della carta. Leggi qui per ripassare le regole base dello smaltimento. - La selezione
Negli appositi impianti di recupero vengono eliminate tutte le “impurità” presenti nella carta: residui di plastica, graffette, adesivi. Questo passaggio è necessario per rendere il materiale idoneo al passaggio successivo in cartiera. Il valore tecnico aumenta quanto è più definita questa fase di selezione che differenziano infatti nella selezione. Esiste una prima selezione meccanica, e una più specifica selezione manuale. La carta scorre su un nastro trasportatore, con persone che manualmente la dividono per tipologia. - In cartiera
Una volta arrivata qui, la carta viene spappolata e riprocessata per la produzione di nuova carta. Quali sono i processi?
Il primo è ridurla in poltiglia con l’aggiunta di acqua calda (a circa 70°), successivamente passa all’affinamento, dove vengono sottratte le impurità e le scorie, fino a separare la pasta di cellulosa. In ultimo, prima di passare alle grandi macchine ribobinatrici, vengono a volte aggiunte delle percentuali di pura cellulosa a seconda dell’utilizzo futuro.
Questa la sintesi del processo di riciclo della carta, che tanta soddisfazione dà alla natura, e all’Italia.
L’impronta ecologica delle fibre di carta riciclata è inferiore al 70% a quelle delle fibre vergini.
Stai nel circolo virtuoso: Comprami con intelligenza, e presta attenzione allo spreco.